La penna vince su tutto

La LTF (Lyon-Turin Ferroviaire) denuncia Erri De Luca. La prima è una società le cui quote sono suddivise al 50% tra le Ferrovie dello Stato italiane e lo Stato francese, il secondo è un sessantacinquenne scrittore napoletano con i baffi. Sembra una battaglia impari, sembra appunto. De Luca ha già vinto, la penna vince su tutto! Il PM Antonio Rinaudo (abbiate pietà di lui, mi piace pensare che abbia solo preso troppo sul serio il suo lavoro) ha chiesto otto mesi di condanna per “istigazione a delinquere”, ma soffermarmi sull’aspetto pratico sarebbe quasi ridicolo, la confutazione di tale richiesta avviene quotidianamente su ogni nostro mezzo d’informazione che parla di ruspe, bombe sui barconi, respingere in mare ed altre violenze esplicitamente invitate a compiere. Personalmente, se ci penso un po’ su, ne ho le carceri piene!

Mi spiace ammetterlo ma credo che la procura abbia preso un po’ troppo sul serio noi italiani, come se le parole di qualcuno fossero davvero in grado di farci alzare il culo dal divano, fino a farci “delinquere” per qualcosa in cui crediamo (o crediamo di credere, pardon per questo poco simpatico gioco di parole), la legge italiana sembra credere ancora in qualcosa che ormai si è affievolita da decenni.

A pensarci bene in Italia una sola cosa smuove le coscienze: la pietà (nel senso più odierno, lasciate perdere la pietas latina, Enea e qualsiasi altro retaggio scolastico ancora vi accompagni). Parlo della pietà da Talent Show, la storia triste che appassiona tutti, i Don Chisciotte da teleschermo. Mio caro Erri, tuo malgrado, lo faranno anche con te, ti trasformeranno in un “martire” e così, come prevedibile, vincerai.

ERRI-DE-LUCA

Penso a quanto realmente triste sia processare un pensiero, processare un pensatore, processare un’idea.

Nemmeno il periodo più visionario di Orwell, verso la fine degli anni ’40 (gli anni dei suoi scritti più “duri”), sarebbe riuscito a produrre il processo ad un pensiero, nemmeno uno di quei famosi “stati di polizia” tanto romanzati sarebbe arrivato a tanto. Ci stiamo imbruttendo! Siamo la caricatura di qualcosa che in originale nemmeno conosciamo bene.

Chissà se qualcuno si è mai seriamente soffermato a leggere le opere di Erri De Luca, forse oggi conoscerebbe la sua mai timida ma sempre pacifica idea rivoluzionaria.

Mi piace pensare che tra qualche anno questa vicenda sarà definitivamente chiusa, le rughe sul volto di De Luca ancora più marcate e magari un altro suo libro che racconti di come il pensiero non si possa carcerare, di come alla fine la penna vinca su tutto, vinca sempre.

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