Da Persona a Persona

Io sono disabile. Disabile-Persona

Lo scrivo non per far scattare in voi pena, chi mi conosce, chi mi vive davvero e non occasionalmente sa benissimo che non ho mai fatto nulla per fare pena. Ma non posso mica nascondermi. Sono una di quei disabili che per andare in bagno deve chiedere aiuto, Non mi muovo neanche da casa se non sono certa di trovare qualcuno pronto ad abbassarmi ed alzarmi i pantaloni (ansia da depilazione) nel caso mi venisse da far pipì in casa d’altri o in un bagno pubblico. In quest’ultimo caso, se non è attrezzato dovrò essere anche sostenuta mentre la faccio.

Se ci pensate bene non dovrebbe esserci nulla di fastidioso, siamo stati tutti aiutati a far pipì almeno una volta nella nostra vita. Ciò che cambia è che siamo ormai grandi, e da grandi il corpo e la propria coscienza bramano autonomia ed indipendenza.

Per un disabile l’essere toccato e mosso (letteralmente), richiede un’immensa pazienza, anche perché quell’ insistente touch è ben accetto solo se sei lo screen di un cellulare. Però va così e la vita va presa come viene.

Il minimo che si richiede è ovviamente che ci sia qualcuno che ti aiuti a prenderla effettivamente così com’è, senza portarti quindi ad odiare la tua malattia più di quanto non succeda già normalmente almeno una volta al giorno. Non sono una cucciolosa disabile triste, è normale odiarla, sti cazzi, vorrei correre o camminare anche io. Tra l’altro quei piedi che si muovevano mi aiutavano tantissimo a distendere i nervi e io, tra scatole di valeriana e tisane, ho solo capito di tendere all’ipocondria e che volendo posso aprire un’erboristeria.

Ma accade poi a Palermo che l’ormai ex assessore regionale alle politiche sociali, tale Miccichè, si dimette. Si dimette dopo aver dato buca a due ragazzi disabili che si erano presentati in assessorato, lasciandoli 8 ore in portineria, per poi andare in casa loro a porgere le sue scuse, promettendo aiuto se loro avessero ricambiato, mettendoci una buona parola praticamente. L’ex assessore si dimette sostenendo che la vicenda che lo ha visto attore principale «ha assunto una dimensione mediatica che va al di là dei fatti e che consegna un’immagine deformata della mia persona e del mio impegno politico».

Premesso che l’immagine di noi stessi la diamo spesso e volentieri, indovinate un po’, noi stessi, vorrei andare un po’ oltre l’aspetto politico, perché l’aspetto politico della vicenda, chi ha colpe e chi dovrebbe provar vergogna è abbastanza palese a tutti.

Quello che secondo me dovrebbe essere ovvio ma non lo è, è il perché sia necessaria un’assistenza domiciliare garantita h24 a chi, superati determinati criteri, ne fa richiesta. L’assistenza non serve semplicemente ad aiutare il disabile, l’assistenza aiuta la persona disabile a essere e sentirsi Persona.

Provate ad immedesimarvi.

Iniziate con qualcosa che potrebbe sembrare stupido, fatevi legare le braccia dietro la schiena ogni volta che avete un prurito. Trattenete la pipì se siete soli a casa, fatela solo quando arriverà qualcun altro. Non lavatevi e non mangiate, se siete soli. Chiudetevi a casa per settimane, perché nessuno può accompagnarvi a bere o al cinema. Trattenete la rabbia e i sensi di colpa nel vedere i vostri genitori anziani, che provati e stanchi continuano ad aiutarvi. Trattenete la paura di star male senza poter chiamare i soccorsi, trattenete la paura di non essere in grado di frenare la paura di chi vi vede star male.

Trattenetevi, perché la disabilità, è un continuo trattenersi, e solo dopo avrete capito fino in fondo il perché di quel diritto.

Combattere dopo averlo capito renderà tutto diverso e non vi incazzerete più perché bisogna difendere i diritti dei più deboli, come si può infatti combattere per qualcosa che in realtà non si capisce o che non esiste. Non credo infatti si nasca deboli, ma ammettiamo mi stia sbagliando, non è detto che voi vi siate mai sentiti davvero deboli e non potete neanche sostenere cose del tipo “Beh, però so cosa significa sentirsi forte!”, non siamo mica in una puntata de “l’uomo tigre”.

Incazzatevi per qualcos’altro, per qualcosa di più grande, incazzatevi per difendere il diritto di tutti ad essere Persona, perché a differenza di tutte le emozioni o sensazioni che non è detto si riescano a provare nella propria vita, di questo potete comprenderne il significato, perchè come noi, anche voi siete nati persone e tali, tutti, dobbiamo rimanere.

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